Titolo:L’arte oltre il museo. Mario Negri alla Braida Copetti

Data:19.02.2020

L’arte oltre il museo. Mario Negri alla Braida Copetti

Grande Grembo nella Braida Copetti. Bronzo, 1975 – 1977, catalogo generale n. 300

Alle porte di Udine, nel Parco sculture Braida Copetti sono giunte tre sculture in bronzo di Mario Negri. Grande Grembo, Tutta una vita insieme (queste due direttamente dallo stand bolognese di Arte Fiera) e Gran personaggio, che, nell’ultima fortunata mostra milanese di Negri a Villa Necchi Campiglio, era collocata nel giardino esterno accanto alla piscina.

I PARCHI SCULTURA

Crescono di numero in Italia e nel mondo i Parchi scultura. Luoghi che uniscono il godimento dell’arte a quello della natura. Percorsi nel verde che sono per prima cosa esperienze. “Teatri del bello”, dove l’arte si guarda, si respira, si vive. Attuali sì, ma di lunga tradizione.

Nei Parchi scultura l’arte si fruisce senza barriere visive e architettoniche che chiudono lo sguardo, senza luci artificiali. Gli spazi aperti incoraggiano l’avvicinamento e l’esplorazione delle sculture. E, per paradosso, ne amplificano la forza espressiva, come nel caso di Negri.

Cosa ne avrebbe pensato Negri di queste sculture esposte all’aperto?

Così deve essere la scultura, presente nell’armonia della natura, modello di quell’ordine vivo e fecondo, punto di elevazione. Ma non riusciremo mai a fare una scultura così bella.

Mario Negri

LA BRAIDA COPETTI

La Braida Copetti è una delle più significative esperienze di arte ambientale proposte in Italia negli ultimi tempi, che ha lasciato nel territorio un’impronta permanente e indelebile. Talvolta i Parchi nascono dalla fantasia e dalla creatività degli artisti stessi (vedi il caso del Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola, quello di Daniel Spoerri o della fondazione Rossini, solo per citarne alcuni), altre volte dai collezionisti o dai mercanti d’arte.

I Copetti hanno realizzato e poi aperto al pubblico il parco alle porte di Udine nel 2018. Nella Braida le sculture di grandi dimensioni e diversi materiali, di artisti del XX secolo e contemporanei, sono inserite nel paesaggio campestre. Il frutteto, la vigna, il roccolo, le recinzioni in carpino, il viale di gelsi (elementi tipici della braida friulana, da qui il nome) diventano confini, delimitano i percorsi, accompagnano lo sguardo. Lungo il percorso le opere si relazionano con modalità nuove e inaspettate. Ben rappresentato è il Friuli Venezia Giulia con i suoi massimi esponenti del ‘900 (Mirko Basaldella, Marcello Mascherini, Luciano Ceschia), e i contemporanei (Nane Zavagno, Angelo Brugnera, Gianpietro Carlesso); ma non mancano grandi nomi italiani e internazionali (Giacomo Manzù, Dusan Dzamonja, Raphael Beil, Pino Castagna, Maria Papa), ai quali si aggiunge ora Mario Negri.

Convinto che la figura umana sia la protagonista di tutta la storia della scultura, Negri si è dedicato con estremo rigore e indefessa continuità a questo tema, esplorandolo nelle sue molteplici possibilità.

Anna Finocchi *

MARIO NEGRI: I GRANDI BRONZI

Grande Grembo, 1975 – 1977 (catalogo generale n. 300) e Gran personaggio, 1986-87 (n. 374) fanno parte dei grandi bronzi realizzati da Mario Negri tra il 1957 e il 1987. Tutta una vita insieme è del 1973. Le sculture, previste in tre esemplari, furono scelte dall’artista per l’antologica di Palazzo tè a Mantova, che ebbe luogo poche settimane dopo la sua improvvisa scomparsa nel 1987. Gran personaggio, è l’ultima opera realizzata, e per questo assume il valore di testamento spirituale che sintetizza molti dei temi formali della sua scultura.

Il parco Braida Copetti a Leproso di Premariacco (UD) è visitabile previa prenotazione. Per approfondimenti: clicca qui 

FONTI

*Mario Negri. Catalogo delle sculture, a cura di A. FINOCCHI, Milano 1995